Il Mondo Perduto,  Progetti

Una lotta tra i soldi e la pace. Che cosa è più forte?

E’ arrivato il momento quando anche i ricchi  sentono che il soffio del sviluppo è cambiato la faccia, è trasformato in buran di caos.Pur troppo per i poveri non si cantano messe, ma i ricchi sono abituati ricevere i soldi anche dalla notizia che parla dove loro fanno riunione per parlare sula pace. Ogni frasa dai ricchi costa. Allo stesso tempo solo dalla legge che fanno i ricchi dipende la nostra vita quotidiana. Ma questo non è significa che noi popolo, non abbiamo costo. E pure dobbiamo fare conti che d’avanti minaci grossi è dificile rimaniere bravo se sei da solo, anche se sei un Presidente dello stato. Per questo possiamo dire che siamo testimoni della lotta tra i soldi e pace. Per questo dobbiamo diventare un altro polo della bilancia. Come simbolo della giustizia dobbimo chiudere gli occhi e accendere il buon senso. Per questo

sta caminando l’azione internazionale della mostrazione della posizione civile tramite appello ai garanti dei paese di riunirsi con la tema “Ancora cè il tempo per prevenire la totalità della fase infuocata della terza guerra mondiale”.

Come dica ispiratore del’azione, la guerra ha tante facce: da sabotage a tradimento; dal spruzzo di gaz a bombardamenti. Se il fuoco ancora può essere più debole di certe paese, la violenza, disoccupazione, disuguaglianza, lo schiavitù e liti stanno distugendo tutti dal’interno. Per questo possiamo dire che da soli non si può fermare il caos. Invece di fare ogniuno cavoli suoi, dobbiamo fare cerchio bracico a braccio nei confronti della violenza portata dai terzi.

La mostra fotografica ed artistica titolata “Il mondo perduto” è una parte del’azione ed un mecanismo di far vedere, col tempo, che cosa avevamo e che cosa abbiamo dopo la guerra. L’apertura della mostra prevede l’assemblea con presidio e discussione che cosa avevammo e che cosa abbiamo e perchè. In fine una firma sul’appello ai garanti dei paese.

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