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L’ANNO PROSIMO A KIEV. CON PACE.

Vi ricorda niente questo? Vi lo dico io. é scritto nel cielo e non si cancella. Abbiate fede. Se questa, fede, ha spostato le montagni volete forse che non sia abastanza forte da spostare tutti noi nella diaspora italiana a Kiev? Noi che ha difrernza delle montagne? Le gambe ce le abbiamo, e anche buoni per questo. E solo sulle gambe della fede nostra: L’ANNO PROSSIMO A KIEV. Sento che qualcuno è scettico e pirogniano non voglio sentirlo e bas ta. In altri temp, un sabotatore,sarebbe stato frustato e impiccato e messo testa in giu. Guai ai miei miscredenti guai a colori che si mettono in mezzo tra noi e Kiev, gli asfalteremmo: tutti. Via dalle nostre schiere i traditori della Patria una e indivisibile da Est e da Ovest. Si siamo capiti, sopra tutto ad Ovest, vi ricordiamo che non siamo polacchi. io sono con voi a parlar chiaro. Ma velo ricordate come tutto è ben inizio? Smettiamo di essere satellite di qualcuno, saremmo sovrani invece di indipendenti. Seguite me. Scritto su foto: – Che cosa farete, figlioli! Anche se i bandieri vostri diversi, ma le lacrimi delle mamme uguali

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