Quella dolce parola “libertà”
“Beato chi sa il significato di libertà, beato ancor di più chi è riuscito a viverla senza aver danni o fare alcun male.” StK
Uno sguardo dall’estero
E’ bello al mattino respirare profondamente e sussurrare “libertà!” Quando accade questo? Nel primo giorno di vacanza? Al primo bacio? Nella tua prima serata fuori casa senza il permesso dei genitori? Superando il confine segnato dal filo spinato? Il primo giorno lavorativo? Forse, vivendo in Italia, dove c’è libertà di parola e libertà di pensiero, magari questo accade più spesso in altri luoghi? Libertà è avere fiducia nei confronti anche del proprio vicino, impegnato, anche lui, nella costruzione di una società civile e libera.
Non è facile riconoscere e dare fiducia ad una società, è più semplice e comodo evocarne l’odio e il disprezzo di questa stessa società. Basta fare un cocktail di termini scomodi, di cui abbiamo certamente paura e il gioco è fatto. Alcuni diranno – non me ne frega niente, altri – mostreranno disgusto. Ma in entrambi i casi, la non conoscenza è l’alimento per il boicottaggio della società e delle persona, addirittura, marchiata con brutalità. Non possiamo esprimere un giudizio senza conoscere gli avvenimenti, le cause e le forze, non facili da interpretare ma assolutamente più grandi di noi.
Una parola sei libero! Quindi, se Maometto non va alla montagna, la montagna verrà a Maometto. Qualcuno dovrà pur fare il primo passo.
Come è possibile comprendere voi italiani? Siete orgogliosi della libertà di muoversi, ma siete preoccupati per la fuga di tanti giovani ed intelligenti e siete infelici della metà delle famiglie con 3 bambini impossibilitati a permettersi una vacanza. Siete orgogliosi della libertà di parola e di pensiero, ma vi preoccupate della Costituzione della Federazione Russa e lo fate giocando con i social network. Perché esattamente la FR? Cerco di comprenderne il motivo ma non ci riesco.
Siete orgogliosi e tolleranti, ma siete infastiditi di un movimento veramente “libero” e difficilmente incontrollabile. Siete felici per la libertà che avete portato agli altri, senza entrare nei dettagli, nelle ragioni di un fango della povertà venuta con portazione del quel dono in diverse Paese. Contemporaneamente soffrite dell’aumento della criminalità dovuto alla mancanza di posti di lavoro, alle incertezze verso il futuro, alla paura. Siete orgogliosi di avere una democrazia e ogni partito è rappresentato nel governo, ma ignori fenomeno costantemente con il silenzio le leggi proposte dal partito non al governo. Siete liberi di sciegliere, siete sicuri? Voi con il vostro voto, non scegliete i parlamentari ed i sentaori. Siete orgogliosi del libero mercato e scioperate bloccando le autostrade e chiedete più diritti e più sicurezza per i lavoratori. Sono orgogliosa degli italiani, voi sapete cosa volete, con coraggio e determinazione!
Voi scioperate, manifestate per ottenere quei diritti che noi abbiamo perso per il merito della perestrojka, per merito che qualcuno ha pensato che noi non eravamo democratici, ma ignorate la storia e l’esperienza diquelli chi ha realizzato questi sogni. Adesso anche non siamo diventati sogniatori. Formate e sostenete chi realizza il colpo di stato, i politici che sono intoccabili e lo stress della campagna elettorale, tra i consiglieri e i parlamentari, che continuano a lottare tra loro stessi come chiede la democrazia e la liberta di partecipazione. Perchè sognate insieme, ma i voti sono divisi tra decine di partiti?
Ora abbiamo alcuni sogni in comune: la fiducia nel futuro, il dovere di proteggere i bambini dalla violenza fisica e mentale. Aggiungo che avevamo anche il controllo popolare proposto dal partito. Adesso abbiamo un patto associativo con l’Europa e voi avete l’accordo di Dublino del 1997. Sono utili questi accordi?
Il vostro partito è stato diviso da coloro che hanno ceduto allo spirito di libertà, perdendo l’unità e l’identità. Il PD, oggi, ha tanti volti. E’ un peccato che le case del popolo, in molte città italiane, non hanno più il ruolo del passato. Il PD ha creato un vuoto nella storia italiana consegnando il paese alle forze del neoliberismo.
Ormai i partiti osservano il popolo usando il cannocchiale. Ci vuole buon senso non è sufficiente pensare solo ai rapporti commerciali.
Il popolo, invece, si è diviso in tre categorie:
– i disoccupati sono in sciopero per ottenere un lavoro,
– altri votano per chi ha portato la gente allo sciopero per ottenre più diritti e sicurezza al lavoro,
– il resto non sa cosa mettere a tavola per la cena dopo la perdita di ciò per cui i primi sono in sciopero, grazie a chi ha intrapreso la via del neoliberismo.
Decida Lei, caro lettore, se si può definire libertà tutto ciò che verrà fatto sotto la minaccia, violenza che portano solo sofferenza.
Una visione dal Rubicone(specia dеl’estero, da altra parta della visione), dalla linea divisoria, quando due gambe poggiano su di una parte, ma quale delle due parti sarà tuo, quella dello sciopero o della felicità?